Che fine ha fatto la verità? Che ruolo gioca la propaganda e la costruzione di notizie manipolate ad arte? E i social-media in questo scenario come si comportano? Quale forze incontrollate, non verificabili, propagandistiche, si muovono nell’opinione pubblica nei casi globali più controversi?
L’obiettivo delle sei video-lezioni, curate da Benedetto Ponti, professore dell’Università di Perugia ed esperto di media digitali, è comprendere le dinamiche di questo “grande gioco”, spesso invisibile, che investe direttamente il giornalismo, le istituzioni (nazionali e internazionali) e l’opinione pubblica, ancor più nei drammatici tempi di guerra o di pandemia.
Il corso intende fornire le coordinate utili a perimetrare la nozione di “disinformation”, un fenomeno più insidioso delle “fake news”, con il suo scopo – intenzionale e non – di manipolare e influenzare le azioni individuali e collettive mediante informazioni inesatte e/o distorte, soprattutto servendosi della tecnologia digitale.
Il corso evidenzia le dinamiche della formazione della “disinformation” (analizzando tra l’altro concetti quali: filter bubble, echo chamber, polarization) e sottolinea la centralità assunta dalla mediazione algoritmica delle piattaforme di social networking. Il corso si concentra poi sui profili di contrasto alla “disinformation” e infine intende evidenziare i profili di problematicità della nozione di “disinformation” (in termini di “verità”, “libertà di parola”, “dibattito aperto”).
Il corso, riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti, vale sei crediti, ha un costo di 30 euro.
Ti ricordiamo che prima di frequentare il corso sulla nostra piattaforma è necessario iscriversi allo stesso nella nuova piattaforma dell’Ordine dei giornalisti (www.formazionegiornalisti.it). Questo passaggio è fondamentale per il riconoscimento dei crediti formativi. Consulta la guida che abbiamo preparato con tutte le info utili.