Ciao Andrea, perdiamo un pezzo di verità

Il giornalista Andrea Purgatori è morto ieri mattina a Roma in ospedale dopo una breve fulminante malattia. Purgatori, nato nel 1953, è considerato tra i maggiori giornalisti e  inchiestisti italiani. Uno degli ultimi grandi maestri. E’ stato anche sceneggiatore e autore di successo. Nella sua lunga carriera ha lavorato per la carta stampata, prima, e la televisione poi. Per anni al Corriere della Sera, si è occupato di terrorismo, eversione, casi di cronaca irrisolti, intelligence e criminalità. Temi dei quali è diventato uno tra i più autorevoli esperti italiani. Si dedicò, tra l’altro, con impegno e coraggio per fare luce sulla strage di Ustica del 1980. Ha condotto fino a poche settimane fa il suo programma di inchiesta “Atlantide”. Recentemente aveva firmato sulla piattaforma Netflix un documentario sul caso di Emanuela Orlandi. Un altro dei misteri italiani, dei “suoi” misteri, del quale si è occupato per decenni con dossier e ricostruzioni, sempre alla ricerca di una sola cosa: la verità.

Andrea Purgatori ha collaborato con il nostro Centro a partire dal 2015, come autore tv nel Master di scrittura seriale di fiction, poi con un corso di aggiornamento professionale dedicato al reportage e all’approfondimento.

Resterà, anche per noi che ci occupiamo di formazione soprattutto rivolta ai giovani, un  esempio da additare a tutti coloro che si avvicinano con autentica curiosità e passione al fondamentale mestiere del giornalista.

A tutta la sua famiglia porgiamo sentite condoglianze. Ancora una volta, ciao Andrea.